Si dice che nella vita ci sia una sola grande certezza. Beh, non è vero! Io ne ho due: sono certo di dormire dal lato destro perchè quando mi sveglio ho i capelli tutti arruffati solo da quel lato!
Il vero John Prescott Hopkins
Per disegnare John Prescott Hopkins, il protagonista dell’omonimo racconto breve, mi sono ispirato a Roger Ashton-Griffiths, attore inglese che ho visto per la prima volta nel film di Woody Allen You Will Meet a Tall Dark Stranger. È stato li che mi è venuta l’idea di un omino mite, insospettabile ed estremamente potente, capace di decidere le sorti dell’intero pianeta.
Photo: wikipedia
Momenti di vita reale #25 / Houston, abbiamo un problema!
Era il luglio del 2000, avevo 17 anni ed ero in giro per gli USA. In particolare ero alla stazione della Greyhound di Houston (Texas) ed aspettavo la corriera per andare verso la Florida. Tra le varie persone che aspettavano con me c’era anche ‘sta ragazza, messicana, non ricordo il nome (forse non me l’ha detto), bella, capelli neri e fisico da modella, aveva l’aria di una appena uscita da Miss America. Visto che parlavo spagnolo attaccò subito bottone, voleva sapere da dove venivo: «Italia!». La signorina però era un po’ confusa quanto a geografia…
D’oh! Non me la sono sentita di dirle che era in Europa.
Momenti di vita reale #24 / Pacman
L’altro giorno sono uscito mezz’ora prima solo per prendermi una granita (rigorosamente al mango). Ero tranquillo e rilassato: cuffie nelle orecchie, twitter nel cellulare, fino a quando, tra una nota e l’altra di Alexandre Desplat, ho sentito una domanda, non nuova ma sempre inquietante: “Ciao, scusa, ti piace leggere?“. Schivato l’inopportuno inquisitore, ho notato che a pochi metri mi aspettava un altro, e poi un altro, e un altro… In totale erano 5! Erano tutti (pro)cacciatori della libreria Mondolibri. Solo quando sono riuscito a salvarmi anche dall’ultimo messo ho realizzato: sono Pacman!
Momenti di vita reale #23 / La vecchia spiona
Ci sono cose sulle quali non possiamo più tacere, cose che dobbiamo denunciare ad alta voce! Sto parlando della vecchia spiona, l’anziana annoiata signora che tutti conosciamo, quella che tutti abbiamo nella casa di fronte, nell’appartamento di sotto, nella villetta accanto, sempre pronta a seguire i nostri movimenti, sempre pronta a chiederci chi erano gli invitati alla festa dell’altra sera o perchè non siamo andati al lavoro l’altro giorno.
Da quando vivo in Italia ho cambiato casa 3 o 4 volte e ho sempre avuto una vecchia spiona vicina di casa. Quando incrocio il suo sguardo io la saluto e lei, con collaudata disinvoltura, ricambia e fa finta di guardare i lampioni, le nuvolette o gli uccellini migratori, ma appena distolgo lo sguardo sento i suoi attempati bulbi oculari posarsi su di me.
Il fenomeno poi diventa particolarmente sensibile quando in tv non fanno niente, quando persino Barbara d’Urso è in vacanza. Propongo di fissare una data, un orario, in cui tutti noi, contemporaneamente, guarderemo negli occhi le nostre vecchie spione, forse così potremo sconfiggerle e porre definitivamente fine a questa grave piaga sociale!
Momenti di vita reale #22 / L’inamovibile
È proprio quando ti sei coricato, quando hai trovato la posizione perfetta, quella che ti fa dormire come un bambino, con la guancia sul lato fresco del cuscino, che senti un lieve ma insistente prurito al polpaccio. E piuttosto che muoverti per grattarti rimani lì, fermo, stoico come una guardia inglese, in attesa che il tuo organismo sconfigga quel pizzicante nemico. Nella vita bisogna saper essere inamovibili.
Momenti di vita reale #22 / Domani!
«Puoi rimandare, ma il tempo non lo farà »
Benjamin Franklin
Andrebbe ripetuto come un mantra: il tempo non torna indietro, il tempo non torna indietro, il tempo… il tempo è maledetto!
Momenti di vita reale #21 / La paranormalità
Era un giorno come tanti, lo spread saliva e le navi affondavano, l’ora del pranzo incombeva e avevo deciso di mangiare dei würstel grigliati.
Non poteva certo mancare il formaggio, così tornai nel cucinino per frugare nel frigorifero (c’è sempre del fomaggio, basta cercare bene, verso il fondo).
Al mio ritorno i würstel erano svaniti! Non un segno, non una traccia, niente! Un qualche evento paranormale si era verificato nella mia sala da pranzo.
Sono quasi convinto che ci fosse un nesso tra lo sguardo sazio e compiaciuto con cui mi guardava Paco, il nano oscuro, dal divano e la misteriosa scomparsa del mio pranzo.
La mia è solo un’impressione, non ho prove inconfutabili e temo che non le troverò mai, ma qualcosa mi dice che quel cane abbia dei poteri che noi umani non possiamo nemmeno immaginare.
Per saperne di più sul nano oscuro clicca qui, qui e qui.
Il gatto e il burro: una corretta interpretazione
È da un anno esatto che devo scrivere questo post (per la precisione dal 14 marzo scorso, quando il signor Mazzardi, su rivista Tupolev, parlò del suo paradosso preferito: il gatto imburrato di Murphy).
La comune interpretazione del paradosso si basa sul fatto che il gatto (d’ora in poi chiamato Ehecatl) ha sulla schiena una fetta (d’ora in poi chiamata FET) imburrata verso l’esterno. Dati questi parametri si dovrebbe innescare il paradosso per cui Ehecatl e FET rimarrebbero a mezz’aria, ruotando all’infinito (in quanto i gatti cadono sempre sulle zampe e le fette imburrate cadono sempre dal lato imburrato) . Ebbene, questa interpretazione presenta delle lacune. Lacune sulle quali non potevo più sorvolare, per onestà etica e deontologia accademica.
Di seguito, nelle figure 1 e 2, spiego quali sono queste lacune. Nella figura 3, invece, espongo la corrette interpretazione delle leggi di Murphy affinchè si inneschi il paradosso.
Fig. 1 FET, posta sul dorso di Ehecatl, non innesca il paradosso in quanto le zampe di Ehecatl raggiungono il suolo prima del lato non imburrato di FET. Paradosso nullo.
Fig. 2 Ehecatl, cadendo di schiena, non innesca il paradosso in quanto FET, guidata dal lato imburrato, raggiunge il suolo prima del dorso di Ehecatl. Paradosso nullo.
Fig. 3 Ehecatl e FET, adeguatamente separati da un supporto, sono posizionati in modo da avere rispettivamente il dorso e il lato non imburrato verso l’esterno, in questo modo le zampe di Ehecatl e il lato non imburrato di FET non potranno mai toccare il suolo, innescando il paradosso e di conseguenza il moto perpetuo.
Momenti di vita reale #20 / Il nirvana
Una delle cose che più amo nella vita è andare al cinema, che ci sia un film d’azione o uno lento, una commedia o un dramma. Ci sono però delle volte, delle drammatiche sporadiche volte, in cui il film non lo scelgo io. Vorrei tanto parlarvi delle trame di quei film, ma purtroppo non le ricordo: qualche minuto prima del film sono lì, tutto attento e lucido mentre guardo i trailer (di cui vado ghiotto) e dopo i titoli di testa perdo i sensi. Entro in una specie di nirvana, in una sorta di stato alterato di coscienza, erro tra le stelle, ammiro l’eterna giostra dei sistemi cosmici, entro in contatto con il Tutto di cui siamo parte…
Se anche voi volete raggiungere questi profondi stati di coscienza vi consiglio, tra i tanti, The Tree of Life, The Artist, Jane Eyre, La vita scorre sotto la Diga delle tre Gole (Still Life).