💥BOOOM💥 È partito il crowdfunding per MELAGRANA 2: l’eros colpisce ancora! Melagrana è, cito, “l’antologia erotica targata Attaccapanni Press con 18 nuove visioni dell’eros a fumetti”. Io volevo esserci, E CI SONO! Sotto forma di cartolina (formato A5) che ho disegnato appositamente per Melagrana 2, e non sarà mai disponibile su supporto cartaceo se non con Melagrana, che ha pure la copertina di Giopota 🙌
Ci tengo a fare una precisazione (è ancora necessaria): con queste rappresentazioni illustrate di triangoli amorosi, sessuali o amicali (chiamateli come volete) non rappresento la bisessualità/pansessualità come un orientamento sessuale “inevitabilmente promiscuo” (non più di quanto non lo siano la maggior parte degli orientamenti sessuali, anche etero, siamo onesti, togliamoci di dosso questa patina di ipocrisia). Anzi, è semplicemente un mio modo per raccontare momenti di tranquillità, leggerezza e complicità all’interno di un contesto non ciseteromononormato. Parlare di queste tematiche per me è molto importante, anche con le illustrazioni, che spesso dicono molto più di tante parole.
Il primo aprile (non è uno scherzo) ho fatto un salto al Romics, perché -TADÀÀÀÀ- la giuria (che ringrazio ancora) ha aggiudicato a Le buone maniere il Gran Premio Romics 2023! Figo, no? Grazie mille a Romics, Bao Publishing e a tutte le persone che seguono il mio lavoro e i miei libri (o fumetti, o graphic novel, chiamateli come vi piace di più) 🙌
Allego qualche foto (anche una in cui perdo l’equilibrio: + persone squilibrate e – troppo equilibrate. Che, in fondo, è il succo che si ottiene spremendo Le buone buone maniere).
Nocciolata? Naaaah. Marmellata di pesche? Macché! In Argentina molto di meglio, el dulce de leche. In questo racconto-ricetta non parlo di un dulce de leche qualunque, ma di quello di mia nonna, Marta Alicia Moreira.
Ricordare un concetto così semplice, *basilare*, di tanto in tanto, fa sempre bene. Molte persone (in tutti gli ambiti) sembrano non averlo ancora assimilato.
Lo dico sempre: prima del libro stampato, prima dei colori, prima delle matite, prima dello storyboard, prima ancora del finale (senza il quale non può esistere uno storyboard), prima di ogni cosa, persino di parlarne con Michele Foschini e Caterina Marietti (le due teste di Bao Publishing) c’è sempre la colonna sonora. È la primissima cosa dio cui mi occupo quando cerco i personaggi, il mood, le ambientazioni, le scene… un po’ tutto. E finche non trovo quella, non inizia il processo creativo. Sono cose che di cui avevo parlato anche nel caso di Mercedes, qui, possono passare settimane, o mesi, alla ricerca della musica giusta.
Nel caso di Le buone maniere uno dei tenti livelli di lettura è il continuo, martellante, desiderio dei protagonisti di sentirsi approvati e allo stesso tempo di sentirsi fuori posto, sbagliati, inadeguati alla società che li ha plasmati. È per questo che sono partito da Creep, lo storico brano Radiohead. in realtà, però, non sono partito dalla versione originale, ma da una cover (non storcete il naso, non ancora), dicevo, sono partito da una cover, per l’esattezza quella di Monica Naranjo, una versione orchestrale e cantata, che, per chi ha già letto la storia, ricorderà molto l’andamento di Le buone maniere: una partenza lenta, quasi fiabesca, per poi iniziare a salire, in crescendo, fino ad un’esplosione acustica e la cantante che urla (vi ricorda qualcosa? 😉). Questa, e tutte le altre versioni di Creep che ho usato per ispirarmi alle scene le ho raccolte nella playlist Le buone maniere: Original Comic Book Soundtrack, Creep Edition (P.s. le varie versioni di Creep erano segnate nelle note a piè di pagina del soggetto che ho poi consegnato in redazione. Sì, il soggetto aveva persino delle note a piè pagina 😅).
Ma veniamo a noi: le musiche che mi hanno ispirato scene ben precise. Ho preparato la playlist ufficiale, Le buone maniere: Original Comic Book Soundtrack. La playlist si trova facilmente su Spotify, qui.
NOTA IMPORTANTE: quando cerco (e trovo) le musiche per un mio racconto scindo totalmente il film “sorgente”, non mi faccio contaminare dalle scene per cui sono state composte, ma diventano scene del tutto nuove, da cui poi io estrapolo i “fotogrammi” più importanti che a loro volta diventano vignette nei miei fumetti. Di fatto è come se creassi prima un film in testa, e ne estrapolassi le parti più importanti sotto forma di fumetto.
NOTA IMPORTANTE 2: sarà una lettura, quella di questo post, lunga e un po’ triste. Me ne rendo conto, metto le mani avanti, non si sa mai. Il libro, invece, coniuga anche la parte ironica, sarcastica e cinica della vita. Ha svariati livelli di lettura. Se non lo avete ancora letto lo trovate in tutte le librerie, fumetterie e store online, tipo qui o qui. Se prima volete leggere qualche recensione, vi consiglio di dare un’occhiata a quelle lasciate su goodreads, qui.
⚠️ ATTENZIONE: da qui in poi sarà uno spoiler continuo! ⚠️
Sono passati ormai più di quattro mesi da quando Le buone maniere è là fuori. Il libro, fumetto, graphic novel (chiamatelo come più vi piace) ha avuto un grande riscontro di lettori e lettrici. Molte persone mi hanno scritto per dirmi cosa gli è rimasto, una volta chiuso il libro (molte di queste impressioni e pensieri li ho messi tra le storie in evidenza sul mio profilo instagram, molte altre le potete trovare in giro, come ad esempio su goodreads).
Le buone maniere ha suscitato la curiosità di molte persone, festival, giornalisti e, cosa che mi piace molto, quando capita, l’interesse di chi non ha mai letto un fumetto in vita propria. Questa curiosità ha portato a molte interviste e pubblicazioni sul libro. Qui ne riporto alcune ;)
Se, e dico SE, leggendo qui e là ti fosse venuta voglia di leggere Le buone maniere (o gli altri libri, Residenza Arcadia, Mercedes, Guardati dal beluga magico), li trovi facilmente nelle fumetterie, nelle librerie e negli store online, come quello di Bao Publishing, qui o Amazon, qui.
Articoli e recensioni
• Al Salone del libro 2022, dall’arena Robinson (La Repubblica) con Luca Valtorta «Le mie storie distopiche indagano le dinamiche di potere», qui. • Espérance Hakuzwimana, non solo ha moderato la presentazione di Le buone maniere a Torino, ma ha anche scritto un bel post su instagram, qui. • Tegamini «Le buone maniere», qui. • La lettrice geniale «Le buone maniere», qui. • Tropismi «Le conseguenze delle buone maniere», qui. • La setta dei libri, su instagram, qui. • The Sicilian Post, Eva Luna Mascolino su Le buone maniere «[…] mi è bastato scoprire che dietro le sue 224 pagine c’è il fumettista Daniel Cuello per concedermi un’esperienza di lettura che si è rivelata indimenticabile» qui. • Corriere Torino, Luca Castelli ed io abbiamo chiacchierato, ne è venuto fuori un bell’articolo, qui. • Su Tuttolibri, inserto di La Stampa, la libreria Therese consiglia Le buone maniere, qui (e nella foto qui sotto).
Tuttolibri, La Stampa
• Fumettologica, Angela Viola Borzachiello parla di Le buone maniere «La gabbia delle norme sociali», qui. • Robinson (La Repubblica) «Daniel Cuello: fumetti contro tutte le dittature», qui (e nella foto qui sotto)
Robinson, La Repubblica
Tivvù – Video
• Sky Tg24 «L’importante è fare una scelta» intervista video, qui. • Tom’s Hardware, intervista live su Twitch, qui (ma solo per gli abbonati 🥲) • La rubrica Billy, di Rai1, consiglia Le buone maniere, al minuto 3:38, qui (e qui sotto).
TG1 del 3 luglio 2022
Radio
• Su Famosini, direttamente dall’Imbarchino di Torino, Claudia Losini ed io abbiamo parlato di Matthew McConaughey, Udine, Piero Angela (🥲), paleontologia, botanica, social e, qua e là, anche di Le buone maniere, qui. • RTL 102.5, Dario Vanacore ed io abbiamo parlato di Le buone maniere, qui (audio e video). • Radio Popolare, Good Times condotto da Elena Mordiglia, al minuto 1:11 nello spazio La Poltrona abbiamo parlato di Chris Ware e di Le buone maniere, qui. • Fahrenheit su Radio 3 Rai, con Graziano Graziani, qui o più facilmente qui sotto.