Era una di quelle domande che ti tormentano giorno e notte: ma da dove arriva il caffè delle macchinette del caffè? Com’è possibile che in pochi secondi una scatola di plastica e metallo prepari macchiati e lunghi senza nemmeno la supervisione di un barista? Poi, un giorno, armato di cacciavite, aprii uno di questi aggeggi.
Ciò che vidi fu incredibile: gli àchidi, bizzarri esserini dalla perenne smorfia. Vivono nel sottosuolo e controllano macchinette del caffè e altre diavolerie simili, che sono al centro della loro robusta economia. Generalmente sono innocui, ma tendono ad innervosirsi quando qualcuno inserisce nella macchinetta monete del vecchio conio. Parlando con quello che credo fosse il loro leader scoprii che vanno ghiotti per le mandorle armelline.
Presto tornerò a trovarli.
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davvero un’illustrazione superba. composizione, colore.. bravissimo
wow. sospettavo che ci fosse qualcosa dietro…
Maledetto capitalismo, ha attecchito persino nel mondo degli àchidi
Lo sapevo!
(scherzi a parte, bellissime idee!)
@Ivan: grazie mille :)
@Gabriele: visto visto, alla faccia di chi dice che abbiamo già scoperto tutto!
@Rasputin: Eh lo so raspù, però il loro è un capitalismo simpatico dai.
@Fla: grazieee!
incredibile! :D
Ohmmmmiodddio!E’ fantastica!
bene: adesso inizierò a parlare con le macchinette del caffè!!!Sei una meravigliosa scoperta…
(L’antispam con le addizioni però è razzista)
complimenti!!!!
I mie più vivi complimenti!! Mi ricordano i Fornit (di Stephen King) quelle creature che vivono nella macchina da scrivere e che la tizia gli dà da mangiare (credendo che esistano davvero) briciole di pane..
sei bravissimo!!!!! (anche nella gestione del colore)
Hai una una bellissima, un po’ triste visione romantica della vita…
<3 :)