Sarò sincero: mi sono rotto le palle di sentir parlare del signor B. Al telegiornale parlano di lui, al bar pontificano su di lui, in radio cantano di lui, i comici ridono di lui, il telefono whatsappa di lui. Possibile che si sia arrivati al punto che qualunque sia l’argomento, che si stia parlando del Pinturicchio o del cemento pozzolanico, si debba finire per forza per parlare del signor B? Quasi come se fosse un obbligo, un imperativo sociale. Preferivo quando l’argomento tappabuchi era il clima.
Volete liberarvene una volta per tutte? Semplice: tagliatelo fuori dalla vostra vita, dai vostri pensieri, e come per magia scomparirà. Come quando un motivetto ti rimane in testa per giorni: basta ascoltare altra musica!
Varie ed eventuali
Il vero John Prescott Hopkins
Per disegnare John Prescott Hopkins, il protagonista dell’omonimo racconto breve, mi sono ispirato a Roger Ashton-Griffiths, attore inglese che ho visto per la prima volta nel film di Woody Allen You Will Meet a Tall Dark Stranger. È stato li che mi è venuta l’idea di un omino mite, insospettabile ed estremamente potente, capace di decidere le sorti dell’intero pianeta.
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