Momenti di vita reale #31 / Il posto libero

Mi capita spesso di assistere a buffe scenette, grotteschi episodi dai bizzarri personaggi all’altezza di un racconto di Stefano Benni. Alcuni di quei momenti vanno persi, dimenticati, altri invece diventano disegni. Come questo.

Ieri io e la mia ragazza eravamo al cinema, in centro, mancavano pochi secondi all’inizio del film mentre un ritardatario signore si dirigeva verso una poltroncina ancora libera nella fila davanti alla nostra. I religiosi momenti di silenzio prima del film furono spezzati dalla breve e bizzarra conversazione dei due protagonisti “Mi scusi, quel posto è libero?” “E che vuole che ne sappia io!?”. L’inaspettata quanto scontrosa risposta causò comprensibile ilarità negli altri spettatori. Il ritardatario signore, dopo qualche istante di imbarazzante silenzio, chiese al suo interlocutore di farlo passare (come se non fosse sottointeso!) marito e moglie si alzarono, il ritardatario signore raggiunse la poltroncina, i tre si sedettero e il film iniziò.

Un buffo episodio che, per quanto semplice, non volevo dimenticare :D

Momenti di vita reale #30 / Flambè

La mia ragazza si è messa in testa di insegnarmi a cucinare. E sono stato anche bravo, ho fatto attenzione per ben cinque minuti! Il giorno dopo, forte delle mie nuove nozioni culinarie, ho deciso di preparare il Pollò a la Daniél. Ero eccitato, sarei potuto andare a Masterchef!

Ingredienti:
1. Pollo (possibilmente esanime);
2. Olio in abbondanza;
3. Soffritto pronto surgelato preso al discount;
4. Un agrume a caso;
5. Fuoco altissimo;
6. Sconsideratezza q.b.

Preparazione:
Mettere l’olio nella padella e mettere la padella sul fuoco, posizionare accuratamente il petto di pollo al centro della padella e alzare la fiamma al massimo, non appena l’olio diventa rosso inferno gettarci sopra il soffritto surgelato…

Ancora non so cosa sia andato storto, ma a distanza di giorni non riesco a mandar via la puzza dalla cucina. Le cose sono due: o la cucina è posseduta o il pollo era difettoso.

Momenti di vita reale #29 / Il momento relax

Avete presente quel fatato momento in cui, dopo tutto un giorno di lavoro, di impegni, di commissioni, di blatte giganti abbattute, vi sedete e dite ahhh, e ora finalmente relax? Ecco, mi dovete spiegare perchè! Perchè ogni volta che arriva quel momento il telefono si mette a suonare!? E ovviamente non quand’è sulla scrivania,  no no no no, solo quand’è di là, dimenticato da qualche parte. Perchè?

Momenti di vita reale #28 / Il copripiumino

L’esito di certe sfide è prevedibile. Tra un orso e uno aye-aye (Daubentonia madagascariensis) si sa già chi vincerà, tra la polvere e il robottino della polvere si sa già chi avrà la supremazia, tra Cthulhu e Chuck Norris si sa già chi avrà l’ultima parola. Lo scontro tra me e un copripiumino potrebbe sembrare altrettanto prevedibile, e un tempo lo avrei creduto anche io. Sventuratamente, ho dovuto cedere all’idea di non essere poi così invincibile!
Piumino

Momenti di vita reale #27 / Il deodorante

Ho stappato il nuovo deodorante, ho alzato il braccio e, come sempre, l’ho avvicinato al naso per sentirne il profumo prima di stenderlo sull’ascella. È stato a quel punto che ho visto l’orrido: il deodorante non era nuovo! O meglio, era nuovo, ma qualcuno lo aveva usato, nel negozio, e riposto sullo scaffale. E io, frettoloso cliente, lo avevo comprato.
Non riuscirò mai a dimenticare l’unto pelo rosso che ancora apiccicato sul deodorante sembrava salutarmi.

Deodorante

Momenti di vita reale #25 / Houston, abbiamo un problema!

Era il luglio del 2000, avevo 17 anni ed ero in giro per gli USA. In particolare ero alla stazione della Greyhound di Houston (Texas) ed aspettavo la corriera per andare verso la Florida. Tra le varie persone che aspettavano con me c’era anche ‘sta ragazza, messicana, non ricordo il nome (forse non me l’ha detto), bella, capelli neri e fisico da modella, aveva l’aria di una appena uscita da Miss America. Visto che parlavo spagnolo attaccò subito bottone, voleva sapere da dove venivo: «Italia!». La signorina però era un po’ confusa quanto a geografia…

Houston

D’oh! Non me la sono sentita di dirle che era in Europa.

Momenti di vita reale #24 / Pacman

L’altro giorno sono uscito mezz’ora prima solo per prendermi una granita (rigorosamente al mango). Ero tranquillo e rilassato: cuffie nelle orecchie, twitter nel cellulare, fino a quando, tra una nota e l’altra di Alexandre Desplat, ho sentito una domanda, non nuova ma sempre inquietante: “Ciao, scusa, ti piace leggere?“. Schivato l’inopportuno inquisitore, ho notato che a pochi metri mi aspettava un altro, e poi un altro, e un altro… In totale erano 5! Erano tutti (pro)cacciatori della libreria Mondolibri. Solo quando sono riuscito a salvarmi anche dall’ultimo messo ho realizzato: sono Pacman!
Pacman

Momenti di vita reale #23 / La vecchia spiona

Espiona

Ci sono cose sulle quali non possiamo più tacere, cose che dobbiamo denunciare ad alta voce! Sto parlando della vecchia spiona, l’anziana annoiata signora che tutti conosciamo, quella che tutti abbiamo nella casa di fronte, nell’appartamento di sotto, nella villetta accanto, sempre pronta a seguire i nostri movimenti, sempre pronta a chiederci chi erano gli invitati alla festa dell’altra sera o perchè non siamo andati al lavoro l’altro giorno.
Da quando vivo in Italia ho cambiato casa 3 o 4 volte e ho sempre avuto una vecchia spiona vicina di casa. Quando incrocio il suo sguardo io la saluto e lei, con collaudata disinvoltura, ricambia e fa finta di guardare i lampioni, le nuvolette o gli uccellini migratori, ma appena distolgo lo sguardo sento i suoi attempati bulbi oculari posarsi su di me.
Il fenomeno poi diventa particolarmente sensibile quando in tv non fanno niente, quando persino Barbara d’Urso è in vacanza. Propongo di fissare una data, un orario, in cui tutti noi, contemporaneamente, guarderemo negli occhi le nostre vecchie spione, forse così potremo sconfiggerle e porre definitivamente fine a questa grave piaga sociale!